25 settembre 2008

5 agosto: Larrasoana - Pamplona km.15 | Ritorno alla vita urbana

La notte nella palestra di Larrasoana non è stata delle più gradevoli: avevo talmente male ai piedi che mi son svegliata più di una volta nella notte. E poi quella palestra immensa con solo noi dentro deve aver risvegliato in me i ricordi di un articolo che avevo letto qualche settimana prima sulle violenze nella scuola Diaz durante il G8: ho sognato i poliziotti del G8 che mi menavano dentro sta palestra... la stanchezza fa brutti scherzi!!

Dopo che Fra ha bucato anche le mie vesciche ci mettiamo in marcia a stomaco vuoto! Qui ho scoperto una potenzialità che non credevo di avere: io che senza il mio teino o comunque qualcosa da passare sotto i denti non riesco neanche ad arrivare alla stazione ho fatto ben qualche km prima di arrivare da Mr. Chiosco.

Un geniacco fatemelo dire. Sto qui aveva la casa lungo il cammino e cos'ha fatto? ha preso un gazebo, tre termos, qualche confezione di marmellata e brioche, un cesto di mele e di banane e si è gettato sul mercato (naturalmente nero) e ha avuto una grande idea imprenditoriale! Il bar a Larrasoana non apriva prestissimo, quindi quasi tutti erano a pancia vuota, e il paese dopo era ancora bello lontano. Qui sotto io e J molto soddisfatte di aver finalmente mangiato!


Oggi siamo tutti belli allegri perché la tappa prevede solo 15 km. Che ripensandoci ora mi rendo conto che lungo il Cammino si perde proprio un po' il senso delle cose. 15 km non sono affatto pochi, ma quel giorno ci siamo messi in cammino lungo un boschetto che sembrava quello delle fiabe con i ruscelli e le cascatine (a me sembrava quello di fantaghirò quando Romualdo deve riconoscerla tra tutti gli altri animali e baciarla!) come se stessimo per fare un passeggiata.


E poi eravamo tutte esaltate perché la strada non presentava particolari difficoltà e quindi potevano trastullare i nostri adorati piedini nelle crocs e non in quegli scarponi che ci sembrava di avere ai piedi da sempre, in realtà poi solo da 2 giorni.


Durante il cammino l'incontro più interessante è stato nell'ultimo pezzo prima di Trinidad de Arre con un prete brasiliano che aveva appena terminato gli studi e mi ha spiegato un po' di cose sulla sua congregazione. Arrivati sullo splendido ponte di Trinidad mi ritrovo con i miei colleghi e insieme riprendiamo l'ultimo pezzo di strada.

E' una sensazione strana entrare tra il traffico di una città con tanto di zainone. è strano vedere tutte quelle macchine e vedere frecce gialle e conchiglie segnare il cammino su marciapiedi e sefamori.

Piccola parentesi semafori: a Pamplona ci sono dei semafori troppo fighi in cui c'è il timer e l'omino rosso e quando viene verde inizia un lento countdown dei secondi in cui l'omino cammina e agli ultimi 6 o 7 l'omino inizia a correre! Qui vi potete pure vedere il video, che rende di più!

L'ultimo tratto prima di giungere in città sotto il sole cocente e lungo la strada sempre uguale è veramente sfinente, tanto che quando arriviamo sul ponte della Magdalena che indica al pellegrino l'ingresso a Pamplona una simpatica vecchietta con il suo caschetto bianco e che avevo già visto anche il giorno precedente tra i sentieri ha detto a J che era vicino a me una cosa tipo "prenditi cura di lei"... dovevo essere veramente messa male, talmente messa male che invece di seguire le indicazioni per l'ostello mi son messa a seguire le frecce gialle ... eh eh io volevo continuare il cammino e andare al paese dopo!!
Così i poveretti hanno iniziato a urlare prima il mio nome, poi nome e cognome hanno provato pure con "Chaaaaaaaaaaaaan" ma siccome io ero pronta ad andare anche oltre :) non me ne son minimamente accorta e la povera Fra si è fatta un pezzetto di corsa per recuperarmi e insultarmi per bene.


L'ostello? ostello fighissimo. Ci si illuminano gli occhi a vedere un letto vero! l'ostello è nuovissimo ed è meraviglioso. solo per dire un particolare vicino a ogni letto c'è la presa per caricare il cellulare. e ci facciamo pure una bellissima doccia congelata bollente!
Qui io dopo la doccia nell'ostello.
e dopo un lento bivaccare ci convinciamo ad alzare il sedere dal materasso e ad andare in giro per la città a cercare da mangiare. Che bellezza camminare senza zaino! Dopo aver constatato che un Mc non c'è nei paraggi, perché gli spagnoli son furbi e a quanto ci dicono loro i fastfood li mettono nei centri commerciali e non nel cuore delle città, quindi cerchiamo un bel po' un posto dove mangiare e alla fine decidiamo di aspettare che apra un megacentrocommerciale su non so più quanti piani dove c'è pure un alimentari. Il fatto è che ormai avevamo dei tempi lunghissimi e quindi vaghiamo nel centro commerciale indignati per cosa spacciano per mozzarella ecc e l'indecisione che ci attanaglia su cosa comprare. Alla fine abbiamo fatto pranzo su una panchina alle 4 imbottendoci di panini con affettati loro e io di sola pseudomozzarella ma farciti con una supersalsa, bevendo succo alla pesca e uva e tirando giù yogurt alla pesca, mi pare. Per la prima volta in vita mia ho mangiato uno yogurt non yomo e non rosa, rosso o viola. Naturalmente non munite di cucchiani non ci resta che leccare!


Ci dividiamo per cui Fra, J e Sasha vanno nel centro commerciale perchè hanno bisogno di pantaloni corti (quelli di Fra vi ho già detto che le avevano fatto venire il culo blu e quindi erano inutilizzabili, Sasha se li era dimenticati e J boh non ricordo più) e io e Matte e Giammy andiamo all'ufficio dei treni con le borse della spesa che abbiamo comprato per fare una very italian cena. Qui apprendiamo che a quanto pare i treni vanno prenotati e il primo buco per arrivare Pontferrada non è 2 giorni dopo, come prevederebbe il nostro piano, ma la settimana dopo. Ci dice di andare a chiedere alla stazione degli autobus ma che non sa se ce ne sono e se c'è posto. eh che culo !

Torniamo al centrocommerciale dove apprendiamo che Sasha se lo son perse e io esaltatissima adocchio anche degli Harry Potter in spagnolo e non resisto dal fare una foto



e farmi fare una foto da Fra che è imbarazzatissima e dice che non si può fare secondo lei e quindi non mi lascia neanche il tempo di mettere in posa.

Per la cronaca della mia passione potteriana mia mamma ad agosto è andata a Londra con le sue amiche e l'ho convinta ad andare apposta a King Cross per farmi la foto al binario 9 e 3/4 che io credevo fosse una gran figata e invece sti inglesi hanno fatto solo sta cagatina qui:

Recuperati i pantaloni ci dividiamo ancora e noi ragazze andiamo alla stazione dei pullman per capire se siamo spacciati o cosa e Giammy e Matte aspettano Sasha che risulta ancora disperso tra i piani dell'ipermercato e ci diamo appuntamento davanti all'arena dove si svolge la mattanza della Corrida.

Tornati all'ostello infreddoliti da far schifo (quella cavolo di canottiera!) e pure un po' bagnicchiati per via del temporale non facciamo neanche più cena: io mi prendo solo la mia Kas (che linko per non creare equivoci) e basta. Ancora il tempo per cercare di capire se le informazioni che ci hanno dato alla stazione dei pullman, guardare qualche giornale scandalistico spagnolo e parlare un po' fra noi. Poi alle 10 le luci si spengono in ostello ed è inutile dire che su quei letti si riposa come a casa propria!

3 commenti:

Grissino ha detto...

solo per dire un particolare vicino a ogni letto c'è la presa per caricare il cellulare.
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Uh che lusso!! Peró secondo me c'é un errore di fondo. Se uno fa un pellegrinaggio, ovviamente, non deve certo concedersi chissá che comoditá. Ma secondo me un livello di comoditá come quello che si ha a casa tutti i giorni deve esserci. Se no non si chiama pellegrinaggio ma PENITENZA. O sbaglio?

Io avrei sofferto un casino per il mangiare.

Il semaforo é davvero mitico!!!

Federica ha detto...

beh ma il pellegrinaggio è sicuramente anche penitenza, è nato per quello.
e cmq la questione dell'alloggio almeno per me è stato niente rispetto alla fatica del camminare!
Bisogna essere pronti ad essere spartani sul cammino anche se parlando con degli hospitalero ci hanno detto che la fatica nel trovare alloggio è dovuta all'affollamento del periodo estivo, d'inverno si trova tranquillamente posto negli ostelli municipali che sono quelli più belli

lindöz ha detto...

Alla faccia del report!!
E che belle foto!! ^^
In quella tua del dopo-doccia non sembri neanche tu o_O